Venerdì 1 marzo ore 21:00
Sabato 2 marzo ore 21:00
Compagnia Teatrale OLTREUNPO’ con il patrocinio di Amnesty International Italia
ideato e diretto da Marco Oliva
scritto dalla Compagnia Teatrale Oltreunpo’
con Martino Iacchetti, Michela Marongiu, Elena Martelli, Manola Vignato
“Resistenze” è uno spettacolo teatrale che si interroga su che cosa vuol dire “resistere” oggi.
Oggi che la democrazia e i diritti sembrano garantiti, oggi che siamo così liberi, a cosa dobbiamo resistere?
A chi abbiamo delegato il nostro pensare? Qual è il ruolo di un semplice cittadino in quest’era globale?
Siamo tutti cittadini del mondo, ma abbiamo dimenticato che il mondo è fatto di centimetri di terra, di acqua, di aria. I padri della Resistenza lo sapevano bene quando, insieme alla nostra cultura e agli ideali di libertà, difendevano con la vita le nostre colline e le nostre città.
L’essere partigiani ci rimanda alle strade, alle piazze, ai luoghi di ritrovo. Oggi non si prende parte, oggi non si partecipa, oggi si condivide virtualmente da soli; tuttavia, i luoghi che abitiamo, ma che non viviamo, diventano facile preda di invasori invisibili che sfruttano ogni tipo di risorsa.
Siamo forse consapevoli che questo accade nei paesi lontani (si prendano ad esempio le ultimissime vicende dell’Honduras, dove di ecologia si muore, o della Nigeria, dove il petrolio uccide). In quei luoghi come altrove le grandi multinazionali distruggono la vita di intere comunità che, pertanto, talvolta sono costrette a migrare, perché in quelle terre inquinate e devastate non hanno possibilità di futuro e perché quel legame che univa gli abitanti all’ambiente è stato brutalmente reciso. Siamo però meno consapevoli che tutto questo accade anche qui, dove quel potere occulto sembra imporci un’unica idea di sviluppo che è sinonimo di sfruttamento, sia dell’ambiente sia dell’uomo e del suo lavoro; un lavoro che oggi è sempre più sinonimo di ricatto. Si lavora in luoghi pericolosi per la salute, e spesso vi si vive.
Forse ci riteniamo immuni se i nostri paesaggi, i nostri mari, le nostre colline, i nostri cieli vengono danneggiati; ma quanti uomini devono morire di inquinamento prima che i nostri geni si adattino ad un ambiente malsano?
Lo spettacolo “Resistenze” vuole essere un momento di condivisione attiva, di partecipazione tra persone, per ricordarci che la libertà è un diritto, ma la libertà di fatto è una conquista che non può essere data per scontata.
Come compagnia arriviamo a questo spettacolo avendo maturato in questi ultimi anni l’esperienza di un teatro inteso come una possibilità di azione reale, oltre che di sensibilizzazione e informazione. La genesi e l’evoluzione di “Resistenze” arrivano dopo la messa in scena di due lavori precedenti: lo spettacolo “Oltrepossiamo – Tragicomica Oltrepadana”, che ha visto una partecipazione di oltre 2000 spettatori e ha sostenuto una battaglia, alla fine vinta, contro la realizzazione dell’Inceneritore di Retorbido (nell’Oltrepò pavese) e “Oltrepossiamo 2 – Una comunità che partecipa”, spettacolo che decide di aprirsi alle diverse e tante questioni ambientali urgenti.
Nel 2018 ha ottenuto il patrocinio di Amnesty International Italia con la seguente motivazione “per il coinvolgente intreccio fra storie di tempi e luoghi diversi, che ci ricorda l’importanza della memoria da tributare ai difensori dei diritti umani, ovunque nel mondo”
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