Mag
04
2019
Sabato 4 maggio ore 21:00
Domenica 5 maggio ore 15:30
Compagnia di Giorgio di Salvo
Scritto e diretto da Giorgio di Salvo
Giuseppe Verdi, che passò alla storia come il più grande compositore italiano di tutti i tempi. Ma l’Italia esisteva ancora? Intrighi e cospirazioni porteranno un “semplice genio” di nome Verdi, munito solo della sua arte, a ritrovarsi dalle tranquille campagne natie a una complessa macchinazione urbana nascosta per le vie di una segreta Milano.
W Verdi é tratto da una storia vera, quella d’Italia.
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Apr
13
2019
Sabato 13 aprile ore 21:00
Domenica 14 aprile ore 15:30
Compagnia Teatrale “Duprè 19”
Nella Parigi dei primi anni ’50 mettiamo che una cicogna malandrina decida di lasciare un nuovo bebè nella famiglia sbagliata, per esempio quella di un brillante uomo politico, Sottosegretario al Ministero della Famiglia, molto tradizionale e di solidi principi morali, felicemente coniugato e con due figli a carico già in età di nozze.
La sua coerenza di uomo e di politico, viene messa a dura prova da paure, formalismi e fantasmi del passato.
Il perbenismo, il tradizionalismo e la morale dovrebbero farla da padroni, ma non sempre è così.
Le cicogne, come attratte da un fatale richiamo, colpiranno senza rispetto alcuno la casa dell’Onorevole Carlo Jacquet, e uno scheletro giovanile, celato nell’armadio del tempo, porterà, dulcis in fundo, ad un colpo di scena finale.
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Mar
21
2020
SABATO 21 MARZO 2020 h. 21:00
produzione Scanzonette
di Vittore Andreotti
con Scanzonette
regia/ coreografia Vittore Andreotti e Chiara Garilli
Ci sono alcune canzoni o canzonette che ci raccontano la nostra più intima storia, mostrandoci come opinioni, comportamenti e ideali siano cambiati con il progresso o il regresso della nostra società. A noi piace chiamarle “Scanzonette”, senza nulla togliere al loro valore artistico. Autori ed interpreti del calibro di Gaber, Jannacci, De Andrè, Fo, Conte, Brivio, Brecht, Mascheroni, Ciampi e tanti altri ci hanno trasmesso intelligenza, arguzia, ironia ed un gran desiderio di riproporli, raccontandovi anche alcune vicende ed episodi legati alle loro canzoni e forse sconosciuti ai più.
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14
2020
SABATO 14 MARZO 2020 h. 21:00
di Carlo Denei
con Carlo Denei
regia: Lazzaro Calcagno
“Se c’è pubblico, guarisco” è la messa in scena di un diario romanzato scritto dallo stesso autore e protagonista. Nella rappresentazione teatrale, Denei è un improbabile cantautore che di mestiere fa il bancario e vive solo in un appartamento angusto con la continua paura di ammalarsi. Il personaggio, giorno dopo giorno, prende nota delle sue immaginarie malattie e delle sue reali ansie condividendole con le persone che gli stanno intorno: la fidanzata, gli amici, la vicina di casa.
Il monologo è comico, autoironico, ricco di piccoli drammi e colpi di scena che aiutano a guarire e se fanno morire è per le risate.
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Apr
06
2019
Sabato 6 aprile ore 21:00
Compagnia Teatrale “Ibuka Amizero”
L’attenzione del gruppo è stato fortemente sollecitato dall’esperienza di una delle sue attrici a Lampedusa.
Prima al molo, poi al Centro di Permanenza temporanea… Diversi dubbi, diverse richieste hanno iniziato a muovere il gruppo. L’incontro con alcuni musicisti ha poi regalato l’idea di un affresco musicale che potesse accompagnare I vari passi della narrazione, studiata ed intercalata appositamente.
Sei donne, sei storie, alcune vicinissime e strazianti, altre lontane ed avvincenti, tutte vere: ecco la radice comune.
Una struttura drammaturgica comunque semplice, un percorso sonoro che si avvale di interventi raffinatissimi che portano lontano nello spazio e nel tempo…
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Mar
30
2019
Sabato 30 marzo ore 21:00
Domenica 31 marzo ore 15:30
La compagnia I Fuori di Rotella propone un adattamento della commedia brillante Se devi dire una bugia dilla grossa di Raymond Cooney.
L’opera ruota attorno a due ingredienti fondamentali: l’equivoco e il doppio senso, usati con grande maestria. Motore dell’intera opera è il tradimento: in un albergo sontuoso di Roma, l’onorevole Di Mitri si affida al suo segretario Mario Girini per organizzargli un incontro con la bellissima Susanna Rolandi. Un compito non facile per il povero Girini, per la presenza nello stesso albergo della signora Di Mitri, di politici puntigliosi e di camerieri curiosi. La situazione, infatti, gli sfuggirà fin da subito di mano dando via ad una concatenazione di avvenimenti divertenti, di situazioni ambigue, di scambi folli, di colpi di scena, di risate isteriche, di litigi amorosi: tutto accompagnato da tartine, ostriche e Champagne!!!
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22
2020
SABATO 22 FEBBRAIO 2020 h. 21:00
produzione Scuola di Teatro Christian Poggioni
di William Shakespeare, traduzione Christian Poggioni
con Scuola di Teatro Christian Poggioni
regia/ coreografia Christian Poggioni
Il re Lear è uno dei drammi maggiori di Shakespeare ed è basato su una vicenda popolare molto conosciuta all’epoca in cui venne rappresentata nei teatri, probabilmente una vicenda realmente accaduta, di un re vissuto moltissimi secoli prima. Due figlie tramano alle spalle del padre per ricevere l’eredità prima dei termini naturali, una terza figlia impedisce che questo proposito venga realizzato. Così come nell’antica vicenda la figlia buona si chiama Cordelia. L’ anziano re decide di rinunciare a governare, per far sì che le sue figlie governino. Nel dividere il regno, il re propone alle figlie di esprimere a parole il loro amore per lui. Regan e Goneril, meno modeste di Cordelia, riescono a convincere il padre di un amore smisurato, mentre Cordelia offre solo il giusto amore a suo padre, quindi re Lear caccia e disereda la figlia buona e dà tutto il suo regno alle due maligne. Il re di Francia apprezza il comportamento di Cordelia e la prende come sposa. Anche il conte di Gloucester è vittima del comportamento del figlio illegittimo (Edmond). Incoraggiati dalle figlie di re Lear, le persone che circondano il re, lo indispettiscono, fino a quando l’ex re capisce il complotto e abbandona il castello. Da lì in poi sarà sangue, versato interamente per volontà delle figlie del re, fino al commovente chiarimento finale tra re Lear e Cordelia, prima della morte per impiccagione dell’eroina, e della conseguente morte, per crepacuore, dello stesso Lear.
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16
2019
Sabato 16 marzo ore 21:00
Domenica 17 marzo ore 15:30
Compagnia teatrale “Amici di Gastone”
Michele, appena uscito dal manicomio, torna a casa dove lo attende la sorella Teresa, che è la sola a conoscere i suoi trascorsi di pazzia. Michele sembra guarito, ma prende alla lettera tutto ciò che gli viene detto e, credendo che la sorella voglia sposare Don Giovanni, suo padrone di casa, ne parla alla figlia Evelina. Al pranzo di compleanno dell’amico Vincenzo Gallucci, un altro equivoco viene generato da Michele che invia un telegramma al fratello di Vincenzo per annunciare la morte dell’amico. Nel finale, la pazzia di Michele torna a farsi più evidente: diffonde la falsa voce che il giovane Luigi, il corteggiatore della figlia di don Giovanni, è pazzo, e quindi cerca di tagliare la testa al povero giovane, per guarirlo. Michele viene fortunatamente fermato in extremis dalla sopravvenuta sorella e riportato in manicomio.
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08
2020
SABATO 8 FEBBRAIO 2020 h. 21:00
DOMENICA 9 FEBBRAIO 2020 h. 15:30
di Neil Simon
produzione Compagnia Teatrale Duprè 19
con Massimo Zoli, Stella Aiesi, Sonia Pellegrini
regia: Roberto Citelli
Hollywood.
La trascinata e monotona vita di Herb Tucker, sceneggiatore in crisi, viene improvvisamente interrotta dall’arrivo della figlia Libby, abbandonata con la madre ed il fratello sedici anni prima a New York. Libby irrompe con la sua contagiosa vitalità e con una richiesta di aiuto per entrare nel mondo del cinema.
Dopo un primo impatto fatto di discussioni alternate a tenerezze svelerà il desiderio di ritrovare il padre, che le è mancato da bambina.
Con l’aiuto di Steffy, compagna di Herb “a corrente alternata” e della Nonna “morta sei anni prima”, i due supereranno gli ostacoli iniziali e riusciranno a ritrovarsi e conoscersi. Libby sfonderà nel mondo della celluloide? Herb tornerà a scrivere una nuova sceneggiatura e finalmente a stabilire con Steffy il rapporto stabile che lei desidera?
BIGLIETTI
Mar
08
2019
Venerdì 8 marzo ore 21:00
Tutto nasce dal desiderio di raccontare in modo diverso le vittime di femminicidio, una parola che non piace a molti
Certo ne possiamo trovare altre, importante è riconoscere il fenomeno come quello che è, senza fare finta che non esista.
Abbiamo unito queste donne in un paradiso idilliaco dove fossero libere, almeno da morte, di raccontare la loro versione dei fatti. Sono mogli, ex mogli, sorelle, figlie, fidanzate che non sono state ai patti, che sono uscite dal solco delle regole assegnate dalla società e che hanno pagato con la vita la loro disubbidienza.
Sono dunque monologhi che nascono dalla voce diretta delle vittime, storie vere della cronaca nera, donne assassinate proprio in quanto donne, per mano di uomini, dei loro uomini.
Per rispetto alle vittime sono stati cambiati luoghi e nomi intrecciati casi e nazionalità
Purtroppo il femminicidio non conosce confini, il fenomeno si presenta in ogni latitudine e cultura con una regolarità impressionante.
SE LE DONNE POTESSERO PARLARE vuole dare voce a chi ha parlato poco o è stata poco ascoltata nella vita, con la speranza di infondere coraggio a chi può ancora fare in tempo a salvarsi.
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